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Olivia Denaro di Viola Ardone - Einaudi (2021)

Oliva Denaro di Viola Ardone,

Einaudi Stile Libero 2021

Il rapporto tra un padre e una figlia sa essere un’ armonia nascosta: non si parla, non si conoscono i pensieri di uno e dell’altra, non si argomenta. Ma ci si cerca e sostiene. L’armonia nascosta è ciò che lega Oliva bambina, ragazzina, donna, a suo padre.  Siamo in Sicilia, anni Sessanta. Una Sicilia arroccata su credenze e maldicenze – maleforbici – che vogliono la donna alzare la testa solo se sta accanto a un uomo.

 

Ispirato a un fatto di cronaca – la storia di Franca Viola, la prima donna a rinunciare al matrimonio riparatore e a denunciare il suo stupratore -, l’ultimo romanzo di Viola Ardone è un omaggio alla presa di coscienza femminile che ha permesso alla donna di ottenere il suo posto nel mondo, e all’uomo di compiere – forse – un mea culpa. Sebbene non celati siano i riferimenti storici – vengono citate Nilde Iotti, la legge sul divorzio, quella sull’aborto, l’abrogazione della legge sul matrimonio riparatore e sul delitto d’onore – , la storia ha una sua identità letteraria che crea personaggi, relazioni e atmosfere irripetibili.

 

Meravigliosa e commovente la figura del padre: il silenzio di quest’uomo racconta di pazienza agreste, gesti lenti e ripetuti, sguardi lunghi privi di risposte nette. Non saprà fornire la cultura libresca a sua figlia, non ne è in grado, lui contadino, ma una mano che l’accompagna nelle scelte di donna libera è costante in tutta la vicenda. Sarà la mano di questo padre a sorreggere Oliva quando un tacco rotto le impedirà di camminare. Il tacco: l’asta della ribellione. La getta per terra, per sollevarla in alto.

E cambiare il corso degli eventi.

 

Buona lettura.

MGB