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I giurati dell'edizione 2019

Sezione A - Poesia

Marco Tomaselli

Marco Tomaselli è nato a Catania nel 1987. Si laurea in Lettere Moderne e in Filologia Moderna con una tesi dal titolo “Il delitto Moro: un caso anche letterario”. Ha avuto la fortuna di insegnare e vivere esperienze significative in Friuli e in Veneto, nella scuola in cui insegnò Pasolini e nei luoghi di Canova. Dopo alcune esperienze nel mondo dell’editoria, nel 2015 è tra i fondatori della casa editrice Rossomalpelo Edizioni. La pubblicazione d’esordio è il saggio storico “La Resistenza italiana negata” di Nicola Musumarra, in cui vengono riportati alla luce episodi di resistenza popolare al nazifascismo in terra siciliana, poco approfonditi dalla storiografia ufficiale. Seguono un’antologia illustrata de “Lo cunto de li cunti” di Giovan Battista Basile ed il primo romanzo della casa editrice, “Vita in frantumi” di Cateno Tempio, autobiografia tragicomica di un insegnante siciliano alle prese con la tentacolare Milano. Fresco di stampa il primo numero di “Cariddi-Rivista Vorace”, rivista-libro monografica che si pone l’obiettivo di osservare e riprendere la Sicilia da angolazioni inaspettate, liberandola dal giogo dei soliti cliché. Onorato di questa opportunità, Marco Tomaselli ha accettato con entusiasmo di mettersi alla prova nelle vesti di giurato.

Agnese Maugeri

Agnese Maugeridice di sé: “Sono una donna nata e cresciuta a Catania logorroica, lunatica, determinata. Giornalista di professione, il modo più istintivo per sentirmi bene, prendere carta e penna e scrivere. Social Media Manager per restare a passo con i tempi e per sfruttare al meglio questa nostra era social. Divoratrice di libri, leggo tutto ciò che mi capita sotto mano. Amante del teatro, il palcoscenico mi ha affascinato sin da piccola, una delle prime emozioni che ricordo. Appassionata di cinema, ma non parlatemi di horror se non volete passare la notte svegli con me!
Insomma non sto mai ferma: puoi incontrarmi mentre recensisco un evento, una presentazione, una prima o un vernissage, con in borsa un libro e qualche biscotto per ingannare l’attesa.”

Dario Miele

Dario Miele è nato e cresciuto a Catania. Il suo amore per la letteratura e i versi lo hanno spinto a dedicarsi agli studi nel campo umanistico. Dopo aver frequentato con ottimi risultati il liceo scientifico statale “E. Boggio Lera”, si iscrive al corso di laurea in Lingue e Culture Europee presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Catania dove sviluppa con ancora maggiore vigore il suo interesse per la letteratura italiana e straniera.
Laureatosi nel 2007 con il voto di 110 e lode, inizia a lavorare nel campo del back office amministrativo ma non smette mai di nutrire interesse per il mondo letterario. Sono anni in cui trovano spazio la sua passione per la politicia e il sociale, il volontariato nel mondo dell’associazionismo, la realizzazione di corsi di italiano per stranieri e dopo scuola per i bambini dei quartieri disagiati. Un’esperienza importante che lo mette a contatto con gli ultimi, con il malessere di una società spesso sorda ai bisogni reali delle persone. Questa sofferenza lo porta verso il mondo della scrittura, divenendo per il giovane scrittore siciliano il modo per esorcizzare l’inquietudine che lo circonda e quella che alcune volte vive dentro di sé, cercando di far fluire gli impulsi della sua anima attraverso l’inchiostro, di immortalare le sensazioni attraverso una descrizione a volte molto percettiva e sensoriale.
Tra il 2014 e il 2016 ha partecipato a vari concorsi letterari. Nel 2017 ha collaborato con il fotografo Alberto Zacco alla mostra “ Memorandum – foto al margine di una passeggiata per Ragusa” in cui le sue poesie vengono accostate alle foto dell’artista ragusano.
Nel Marzo del 2018 avviene il suo debutto letterario con la pubblicazione della sua prima raccolta di poesie intitolata “ Tra le tue dita” edita da Ed. Akkuaria, grazie alla quale, nel luglio dello stesso anno, ricevette il premio Akadémon 2018 come migliore poeta esordiente presso l’ EtnaAciFilm Festival.
Il 6 ottobre dello stesso anno ha partecipato a Spoleto al concorso letterario CiBart..esia , concorso di prosa e poesia dedicate al cibo, dove è arrivato tra i finalisti in entrambe le categorie.
Nel 2018, dopo aver conseguito a Roma il master in Marketing e Comunicazione, ha iniziato ad approfondire sempre più il suo interesse per il mondo dell’editoria cominciando il suo percorso come correttore di bozze e proseguendo verso la stesura di recensioni e critiche di testi letterari collaborando con diversi blog e siti del settore, curatore del “salotto letterario” all’interno del sito di Akkuaria libri. Ha realizzato laboratori e workshop di scrittura creativa presso enti comunali e privati, ha collaborato all’ organizzatore di laboratori creativi all’interno della kermesse culturale “Viaggio tra le vie dell’arte” patrocinata dal comune di Gravina di Catania.
Finalista al concorso letterario nazionale “Impavidarte – la biennale della cultura 2018/2019” ha ottenuto il terzo posto e una menzione speciale dalla giuria. Il 13 luglio riceverà a Malvagna, nell’ambito del concorso letterario “Salvatore Gaglio”, il premio speciale della giuria come “giovane talento”.

Sezione B - Narrativa/saggio

Presidente di giuria

Salvatore Massimo Fazio

Salvatore Fazio detto Massimo è nato a Catania nel 1974. Scrittore, filosofo e pittore. Si laurea con una tesi di estetica presso l’Università degli Studi di Catania dal titolo “Cioran e Sgalambro: un confronto”, tesi che in sede di discussione crea polemiche col correlatore. Dello stesso Sgalambro, conosciuto casualmente ad una cena anni dopo il conseguimento del titolo accademico, venne definito il “discepolo” (La Sicilia del 04/01/2009 – L. Ciliberti n.d.r.), appellativo che ha rigettato, non per screditare ma per “l’impossibilità di avvicinarmi al pensiero del prof. Sgalambro. Un conto è lo studio un altro è l’essere seguace.” Esordisce nel 2005 con I dialoghi di Liotrela. L’albero di Farafi o della sofferenza, edito da C.U.E.C.M, un dialogo tra un filosofo, un demiurgo e un uomo di autostrada, elaborato insieme al poeta e scrittore Giovanni Sollima. Nel 2007 Umberto Eco, dopo aver letto l’opera di Fazio e Sollima, li incontra. Fazio dichiarerà un “imbarazzo da bloccarmi la voce”. Nel 2009 esce il racconto Villa Regnante per i tipi di enricofolcieditore. Ambientato a Palermo, città dove Fazio ha vissuto tre anni, con un taglio paradossale politicamente destro-proletariato, ‘Villa regnante’ vince il primo premio del concorso nazionale ‘Segni d’amore’. Il 14 gennaio 2010 sarà invitato a presentarlo presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche di Catania dai politologi Salvo Coco e Massimiliano Scalisi con la moderazione del prof. Salvatore Aleo. Presenzierà al richiamo nella città natia anche Guglielmo Ferro, regista nonché amico e curatore della prefazione e il cantautore Mapuche, al secolo Enrico Lanza (con quest’ultimo si fortifica un’amicizia che si consoliderà in diverse collaborazioni). Nello stesso anno, con il conduttore Ubaldo Ferrini, si propone con un talk-show che diverrà leggendario in soli 3 anni ‘Permette una parola?’ è una forma di interazione col pubblico sfruttando, e spiegandolo prima alla platea, le forze e le sensibilità di varie sfaccettature della vita di ogni uomo. Ha trionfato. Insonnie, C.U.E.C.M. 2011, è il suo capolavoro indiscusso, strutturato in tre parti nella forma della prosa, della poesia e dell’aforisma, nel quale coinvolge il lettore sulle grandi tematiche etiche ed ontologiche dell’uomo, scarnificandone i concetti precostituiti con un nichilismo definito cognitivo (Luigi Pulvirenti, n.d.r.) che si scaraventa con smania distruttiva contro la filosofia accademica, la procreazione in un mondo occidentale dove tutto crolla costantemente verso l’edificazione del niente. Insonnie sarà tradotto in spagnolo e in norvegese.
Il 13 ottobre 2016 in vista dell’uscita del nuovo libro e in esclusiva in accordo con il nuovo editore, rilascia per la giornalista e blogger Annalisa Soddu una intervista che crea diversi dubbi e polemiche (oltre 3000 visitatori in poco più di qualche minuto) che viene ripresa da Il Mattino di Napoli. La causa è il nuovo pubblicato dal titolo “Regressione suicida. Dell’abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro” (Bonfirraro editore).
Con questa nuova opera decreta l’addio al nichilismo, omaggiando con suicidio letterario i suoi due maestri. È quel “suicida” che desta polemiche, che si porterà dietro sino allo scorso anno dove è minacciato e aggredito verbalmente “da una poetastra, un fuori di senno, un cinghiale e una giornalaia”, in quella occasione ringraziò pubblicamente Antonio Di Grado e Tino Vittorio per la vicinanza mostratagli.

È balzato alla cronaca pure per aver difeso il tifoso catanese Michele Spampinato, dopo un daspo a suo dire “esasperatamente eccessivo”, e a tal proposito presenta una peculiarità che per un catanese, dal 2007, non è più vista positivamente: tifa per il Catania e per la Roma, due squadre di calcio che hanno tifoserie che non si amano proprio.

Spesso lo si trova a dirigere per conto del pubblico e dei privati rassegne artistiche.

Nel 2015 l’amministrazione del comune di Valverde lo incarica a direttore dell’estate valverdese. Crea “Valverde in arte – Terrazza letteraria tra suoni e colori”, è la consacrazione e il trionfo con nomi eccellenti. Il tutto fatto con budget bassissimo. Ha diretto le rassegne “Ti presento un libro”, “A cena con l’autore”, “Livori in corso”, “Parole alla mescita”.

È stato membro del collettivo jazz Improvvisatore Involontario, come unico pensatore, filosofo e oratore da palco.

Sal Costa

Milena Privitera vive a Taormina dove è nata. Laureata in Lingue e Letterature moderne, insegna inglese e tedesco. Giornalista dal 1993, lavora per l’ufficio stampa della Fondazione Taormina Arte Sicilia. Collabora con sololibri.net e recensionilibro.it. Da sempre vorace lettrice di gialli, romanzi storici e diari di viaggio. Da alcuni anni scrive racconti pubblicati in diverse antologie. Finalista del premio “Racconti tricolore”, “Oceano di carta” e “Racconti siciliani”. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Essenza Donna per il giornalismo. Nel 2019 pubblica il suo ultimo romanzo “La Sicilia nel cuore” (Algra editore).

Milena Privitera

Milena Privitera vive a Taormina dove è nata. Laureata in Lingue e Letterature moderne, insegna inglese e tedesco. Giornalista dal 1993, lavora per l’ufficio stampa della Fondazione Taormina Arte Sicilia. Collabora con sololibri.net e recensionilibro.it. Da sempre vorace lettrice di gialli, romanzi storici e diari di viaggio. Da alcuni anni scrive racconti pubblicati in diverse antologie. Finalista del premio “Racconti tricolore”, “Oceano di carta” e “Racconti siciliani”. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Essenza Donna per il giornalismo. Nel 2019 pubblica il suo ultimo romanzo “La Sicilia nel cuore” (Algra editore).

Nunzio Famoso

Nunzio Famoso (Catania, 1948) si è laureato in Materie Letterarie con 110 e lode nel 1972. Ha conseguito due abilitazioni, una in Scienze Umane e l’altra in Storia , entrambe ottenute con il massimo del punteggio, che gli hanno valso l’ingresso in ruolo nella scuola superiore.

Nell’A.A. 1974-75 ha iniziato l’attività universitaria svolgendo un corso di esercitazioni presso la cattedra di Geografia (Istituto Universitario di Magistero). Dal 1975 al 1981, ininterrottamente , è stato nominato assistente incaricato presso la cattedra di Geografia della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Catania. Successivamente, nel 1981, a seguito di giudizio di conferma, è stato immesso nel ruolo dei Ricercatori. Dal 1992, anno in cui ha vinto il concorso in Geografia, nella fascia dei Professori Associati ha insegnato presso la Facoltà di Lettere e filosofia. Dal 2000, anno in cui ha vinto il concorso in Geografia nella fascia dei Professori Ordinari, ha insegnato presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’ Università di Catania, della quale è stato anche Preside dal 2005 al 2011.
Al suo attivo ha circa 60 pubblicazioni.

Samantha Viva

Samantha Viva, catanese d’origine e piemontese d’adozione. È una giornalista, una scrittrice e un’insegnante. Ha una formazione umanistica (Laurea e Dottorato in Italianistica conseguiti presso l’Università di Catania) e un amore sconfinato per gli Esteri (Master per Giornalisti in Aree di crisi a Tor Vergata, freelance in Libano e Afghanistan). Ha pubblicato con Bonfirraro nel 2013 “Afghan West – voci dai villaggi” (premio Unuci nel 2013 per il miglior reportage in aree di crisi), si è occupata di sociale, cultura e cronaca per il quotidiano La Sicilia per quasi un decennio e ha condotto numerose trasmissioni radiofoniche. Ha curato diversi uffici stampa, tra cui quello per l’Antiracket Etneo, che gli ha permesso di conoscere e raccontare la storia di alcuni collaboratori di giustizia. Ha scritto un Atto Unico per il teatro, dal titolo “Scatole cinesi”, affrontando la violenza di genere e il dramma familiare. È coautrice di un libro sulla cittadina piemontese di Fossano (Raccontare Fossano, Fusta 2016) e ha partecipato a diverse raccolte critiche sul Novecento, trattando in particolare del rapporto tra la polemica e Leonardo Sciascia. Ha diretto un quotidiano online in provincia di Cuneo e attualmente collabora con numerose testate nazionali; è uno dei redattori storici di Critica Letteraria. Insegna Lettere e ama raccontare la vita degli altri, di chi soffre, di chi parte e di chi resiste, coltivando la speranza.

Debora Scalzo

Debora Scalzo, scrittrice siciliana di adozione milanese, è autrice dei romanzi “Io Resto Così”
(Kimerik), volume vincitore del Premio Eccellenza del Cuore 2016, in omaggio alle Vittime in Servizio della Polizia di Stato “per non dimenticare”, e “Fuoco Freddo” (Kimerik), seguito finale. Il 24 gennaio 2018, presso il Palazzo delle Federazioni Sportive CONI a Roma, riceve il Premio Nazionale Fiocco Bianco 2017, come personalità nota nel mondo della cultura che si è distinta per la promozione del ruolo della donna, per le pari opportunità loro concesse e contro ogni violenza e discriminazione di genere che esse subiscono. Nota al grande pubblico non solo come scrittrice sempre in prima linea per le Forze dell’Ordine, ma anche come autrice musicale, sceneggiatrice cinematografica e art director della casa di produzione televisiva cinematografica e teatrale Aiò Produzioni. Attualmente sta lavorando alla trasposizione cinematografica del suo libro: “Io Resto Così” (Kimerik), prodotto dalla Ahora Film, diretto da Marco Pollini, di cui lei ne firma anche la sceneggiatura e co-produzione. Tanti progetti in corso, dalla sceneggiatura di un’importante serie tv, ad un cortometraggio che toccherà tematiche giovanili attuali e molto forti in lavorazione accanto alla Polizia di Stato, e prossimamente la produzione di un
documentario con uscita e distribuzione internazionale. Un’artista a tutto tondo che alla sua passione per la scrittura è riuscita a unire anche la moda, firmando un’importante
collaborazione con il Maestro Domenico Auriemma in arte Dstyle (stilista di occhiali luxury di star di fama internazionali, quali Lady Gaga e Rihanna). Il 29 aprile scorso è uscita in Italia e all’estero la sua primissima linea di occhiali: Dstyle for Debora Scalzo Collection, presentati in anteprima mondiale durante l’Arab Fashion Week di Dubai (dal 24 al 28 aprile). Dal 1° giugno la collezione è in vendita in tutti gli Emirati Arabi, sull’importante boutique negozio on line di lusso “Italian Affair”. Non solo orgoglio italiano nel mondo, ma sopratutto, orgoglio siciliano. Non ci resta che aggiungere la sua citazione anche come motto di vita, per chi crede nei propri sogni e lotta con sacrificio e determinazione: “
Chi sogna vive ama crea… Chi sogna può arrivare ovunque”

Mariateresa Papale

Mariateresa Papale, nata a Taormina nel dicembre del 1950 è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania. Dal 1979 giornalista pubblicista e critico cinematografico iscritto al Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI).
L’attività professionale si è, principalmente, espletata nel campo dello spettacolo e della cultura.
Collaboratrice della “Gazzetta del Sud” di Messina (anni ’70-’80). Assistente tecnico-artistica del Direttore del Festival Cinematografico Internazionale di Taormina, Guglielmo Biraghi, (1977 – 1981). Addetto Stampa del Comune di Messina (01/1982 – 07/1987). Assistente ai programmi cinematografici e programmista-regista di “Cinema di Notte” Struttura 2 – Rete 2 RAI, diretta da Claudio G. Fava, (1987/1988). Redattrice del “Bollettino” del Festival del Cinema di “TaoArte” (1989 – 1992), e del “Bollettino Teatro”, (2007) di Taormina – Arte. Docente (2002 – 2004) del corso di “Elementi di Teoria e Tecnica del linguaggio giornalistico” e del “Laboratorio di scrittura giornalistica” finalizzati alla prova di italiano degli esami di Maturità ed alla redazione del giornale scolastico del Ginnasio-Liceo di Taormina;
In qualità di Presidente dell’Associazione “ARTE & CULTURA a TAORMINA” ha ideato, finanziato, ed organizzato il progetto – patrocinato dal Comune di Taormina e da Taormina Arte – “OMAGGIO a TAORMINA”, cartellone di oltre una quarantina di eventi, free-entrance, che per la prima volta ha riunito oltre 140 artisti e 15 associazioni culturali del territorio (10/2011 – 05/2012).
Dal 2012, insieme alla collega Milena Privitera, conduce “SPAZIO al SUD” – vetrina di mostre d’arte, concerti, pièces teatrali, presentazioni di autori e libri – dedicata ai tanti talenti che nell’humus comune della Magna Grecia trovano le loro radici.
Vincitrice del “Premio Elmo” edizione2012 – “omaggio all’anima umana ed artistica per la promozione culturale nel proprio territorio”, nel 2015 ha ricevuto la medaglia d’argento per i 35 anni di servizio dall’Ordine Regionale dei Giornalisti di Sicilia, mentre nel 2016 ha ricevuto il Premio Nazionale “Essenza Donna” per il Giornalismo.

Sezione Booktrailer

Barbara Bacci

Riccardo Camilli

Gabriele Gravagna

Aldo Iuliano 

Max Nardari

Festival Internazionale
del libro e della cultura